Un mutuo per la prima casa pubblicizzato “Dont Worry, Be Abbey” di cui in realtà c’è poco da stare tranquillo, oggi ereditato daUNICREDT S.p.a.

La Banca inglese acquisita da #Unicredit , ha messo sul mercato a fine anni ’90 questo mutuo per la prima casa, al cui interno cela un vero e proprio prodotto finanziario collegato ad una polizza assicurativa: i clienti rischiano – e purtroppo è già successo – di pagare a fine mutuo, nonostante il versamento puntuale delle rate, sino al 30% in più rispetto al piano di ammortamento concordato inizialmente.

Sui Clienti è trasferito tutto il rischio della perdita in borsa del prodotto collegato alla polizza assicurativa del mutuo “prima casa

Alla base una convenzione fra banca e compagnia assicurativa per un prodotto commercializzato dall’istituto di credito.

Nel caso trattato dallo studio legale è stata anche rinvenuta – per non farsi mancare nulla – un’usura originaria sulla quale è stata ammessa la Consulenza Tecnica d’Ufficio da parte del Tribunale di Pistoia.

Il contratto di mutuo non presenta alcuna particolare informativa circa il RISCHIO PERDITA, ma anzi tutta l’impostazione precontrattuale è basata sulla sicurezza del prodotto data proprio dalla presenza di prodotti assicurativi, fra cui quello finanziario, che dovrebbe in parte coprire il costo degli interessi!

L’effetto Boomerang è devastante: il “Dont Worry, Be Abbey” invece di farti risparmiare, il cliente si trova costretto a ripagare un investimento in borsa fatto da terzi (dall’assicurazione, senza alcuna informativa e senza essere stato dunque correttamente avvisato secondo le cautele previste dal Testo Unico della Finanza

Si profila una nullità per assenza di causa legittima, oltre alla verifica puntuale di eventuale usura originaria. Il principio che si richiama è molto simile a quello per i prodotti FORYOU dove non era chiara la causa del contratto e per questo sanzionati dalla Suprema corte di cassazione.

Qui addirittura l’aspetto finanziario appare ancora più determinante in quanto investimento fatto dai clienti per l’acquisto della “prima casa”, che diventa un investimento oltremodo oneroso.

NOTA: torneremo più dettagliatamente sull’argomento, anche sugli aspetti legati all’eventuale procedura espropriativa che consegue al mancato pagamento – in unica soluzione – della rata finale per ripianare la perdita finanziaria.

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